mercoledì 15 maggio 2013

L'angolo dell'impresa

Da oggi nasce all'interno del nostro blog una nuova rubrica, L'angolo dell'impresa, che guarda al mondo delle estetiste professioniste da un punto di vista tecnico e normativo: dalle problematiche legislative, alla possibilità di fare rete di imprese, si affronteranno temi spinosi come quello della concorrenza sleale e dell'abusivismo fino ai nuovi progetti per il settore estetico.
A dare voce a tutto questo il presidente CNA  Benessere e Sanità  Fermo e CNA  estetica e benessere  Marche: Perlita Vallasciani.

Puntare sulla formazione  per  un’estetista che abbia ancora futuro nel mercato

Le problematiche  inerenti alla figura dell’estetista sono veramente molte , dalla concorrenza sleale del sommerso a quella della grande distribuzione che come abbiamo potuto vedere proprio in questi giorni nulla possiamo. Il grido Bye  bye estetista  è quasi un annuncio  alla scomparsa di una figura  conosciuta come quella che toglie i peli , se ci riflettiamo per un attimo potremmo alla fine anche trarne un vantaggio da questo , nel senso che oggi l’estetista fa molte altre cose più specialistiche rispetto la banale ceretta !!!
Dove dovremmo lavorare molto e tutte insieme ?  Pensate al  D/M 110  quello sulle apparecchiature per intenderci , è bene sapere che tutto ciò che non è elencato non può essere utilizzato dall'estetista !! Così non potremmo avere sviluppi !!
Pensate che oggi una qualifica professionale di estetica non è realmente valida in tutto il territorio nazionale  per il semplice fatto che con l’autonomia delle Regioni il piano formativo risulta diverso , in alcune regioni del nord  vi è l’obbligo del 4° anno e se una ragazza diplomata al 3° anno nella nostra Regione decidesse di aprire un centro o fare la direttrice tecnica a Milano deve recuperare un intero anno. Allora carissime colleghe è veramente importante pensare ad una formazione omogenea ed adeguata , a livello nazionale le associazioni di categoria  come CNA attraverso il coordinamento di Estetica  si sta lavorando sulla possibilità  di ottenere una formazione che dia un riconoscimento di scuola secondaria superiore  che dia  la  possibilità di proseguire  anche una specializzazione Universitaria  al fine di poter dare la giusta dignità  alla figura dell’estetista come professionista  in quanto al momento  rischia soltanto di divenire figura subordinata di altre professioni tipo quelle sanitarie. Se pensiamo che la legge 1/90  fu una grandissima e lunghissima discussione perché all’epoca  si era considerate affini di barbieri e parrucchieri  e dopo oltre venti anni  si rischia di perdere il mercato conquistato perché non siamo  oggi  ritenute adeguatamente preparate per le tecnologie di cui oggi possiamo disporre  e non solo , secondo gli standard europei che si stanno visionando in questi giorni noi siamo all’ultimo posto per competenze e formazione !! Dobbiamo assolutamente adeguarci e lottare tutte insieme perché le nostre politiche ci diano veramente ascolto. Non posso farlo però io da sola e nemmeno tutte le  poche colleghe impegnate nelle associazioni , c’è bisogno che la categoria sia unita e partecipativa  altrimenti non succederà mai nulla di quello che vorremmo che sia per la figura dell’estetista in Italia."

Presidente
CNA  Benessere e Sanità  Fermo
CNA  estetica e benessere  Marche
Perlita Vallasciani



2 commenti:

ErikaBelinda ha detto...

Non siamo delle semplici "tosatrici di peli superflui".....il nostro lavoro ha una fortissima influenza sulle nostre care clienti. Siamo capaci di ridare il sorriso alle persone, aumentare la loro autostima, farle sentire persone migliori! ...e perchè no..lo dico...alle volte più di qualche costoso e insensibile dottore che la seconda volta che ti vede non si ricorda neanche come ti chiami! Ma cosa si può fare effettivamente?

Exa estetica ha detto...

come consiglia Perlita " Vi invito a presentarvi presso l'associazione CNA o se preferite Confartigianato per le vostre candidature per entrare a far parte di un coordinamento di settore !!! Più siamo e meglio è , cosa serve per questo? Volontà , credere nella professione , determinazione e convinzione !!!! Non ci sono stipendi per la rappresentanza ma la possibilità di decidere del nostro futuro e non mi pare cosa da niente."